Sulle tracce della Via dell’Argento

sulle tracce della Via dell’Argento
escursione in laguna a Sant'Antioco

L'associazione Sulciscammina per domenica 12\03\2023 propone una escursione a Muravera sulle tracce della Via dell'Argento.

Escursione sulle tracce della Via dell'Argento

Percorso gratuito (solo assicurazione)

Viabilità per le macchine buona, si arriva al punto di partenza tutto in asfalto
Distanza Km 12 circa
Difficoltà T/E (turistico/escursionistico)
Dislivello positivo + 422mt
Percorso ad anello
Tempo di percorenza 0re 5 circa inclusa pausa pranzo
Guide Roberto Cappai, Pierangelo e Casu Andrea con ruoli alternati in testa, coda e centro secondo le necessità
Interessi prevalenti Ambientali, Paesaggistici, naturalistici

Muravera: sulle tracce della via dell'Argento

Da Cagliari prenderemo l’asse mediano in direzione Aeroporto, superato il cavalcavia dell’ospedale Brotzu (zona Monreale) proseguiremo fino all’indicazione del raccordo con la S.S. 554 dove prenderemo l’uscita per Villasimius; proseguiremo dritti fino all’indicazione per la S.S. 125 Muravera/Arbatax sulla quale ci dirigeremo prendendo lo svincolo a destra. Alla successiva rotonda proseguiremo dritti su S.S. 125 Orientale Sarda per arrivare al prossimo incrocio deve prenderemo a sinistra allo svincolo per S.S.554 bis Villasimius/Muravera; prenderemo l’uscita S.S.125 Var verso Tortolì/Muravera e successivamente lo svincolo per Muravera/Villaputzu entrando nella S.S:387 del Gerrei; alla successiva rotonda prenderemo la prima uscita a destra per S.S.125 Orientale Sarda e, dopo qualche minuto, entreremo a Muravera seguendo le indicazioni per Vico Marte di fronte al quale troveremo il parcheggio dove lasciare le nostre auto.

Descrizione percorso

Si procederà alla conta dei partecipanti e alla verifica degli equipaggiamenti, alla comunicazione delle istruzioni operative e all’assegnazione dei compiti agli accompagnatori escursionistici. Il sentiero inizia uscendo dal parcheggio e tenendo la sinistra su via Marte per pochi metri per poi svoltare a destra su una strada comunale asfaltata inizialmente per qualche centinaia di metri per poi diventare, dopo una curva a esse, una buona sterrata carrabile; procediamo tenendo la destra ignorando 2 intersezioni a sinistra. Dopo circa 200 mt attraversiamo il letto di un fiume in secca procedendo sempre sulla sterrata carrabile; continuiamo sempre dritti per alcuni minuti fino alla prossima curva a sinistra: da questo punto in poi abbandoniamo la sterrata per procedere sulla pietraia (agevole) del letto del fiume in secca per circa 500 mt sino ad arrivare ad una serie di incroci su un attraversamento di una sterrata sul letto del fiume (in secca) che prenderemo tenendo la sinistra in leggera salita. Dopo circa 5 minuti troviamo la prima intersezione con segnavia 201 che prenderemo tenendo la destra; dopo il primo tratto in leggera discesa la sterrata (carrabile) inizia a salire progressivamente con ai lati macchia mediterranea alta. Dopo pochi minuti, arriviamo ad una nuova intersezione e dovremo tenere la sinistra su una nuova carrabile su pietraia che procede in salita nel bosco; procediamo ignorando un sentiero sulla sinistra che si inerpica nel bosco. Dopo circa 15 minuti la carrabile termina su una curva a destra che ignoriamo prendendo un nuovo sentiero a sinistra: possiamo notare le prime tracce di attività mineraria dai cumuli di materiale di risulta sparsi a varie altezze della montagna. Procediamo per qualche minuto fino ad attraversare nuovamente il letto del fiume (in secca) per poi prendere, sulla sinistra, un sentiero che si fa subito ripido, su pietraia piuttosto sconnesso. Continuiamo sempre in salita addentrandoci nel fitto e rigoglioso bosco che lascia passare qualche raggio di sole qua e là; si procede, sempre in salita, in un breve tratto del sentiero scavato totalmente dall’acqua piovana. Troviamo un primo punto panoramico a N/NE tra le valli dopo circa 20 minuti di risalita. Procediamo per altri 25 minuti circa fino a quando il sentiero, sempre ripido e sconnesso, termina su una bella sterrata carrabile: teniamo la destra in leggera discesa per almeno 20 minuti fino ad una piazzuola sulla destra nella quale troveremo un sentiero sulla sua sinistra che prenderemo in leggera salita tra la macchia. Dopo circa 15 minuti scarsi arriviamo in vetta e inizia la discesa: sulla destra si apre un panorama mozzafiato su Muravera, Villaputzu, un tratto del Flumendosa e la spiaggia di Porto Corallo con il suo porticciolo. Purtroppo, lungo il sentiero non attraversiamo dei veri e propri siti minerari che rileviamo solo in lontananza, lungo le vallate, da alcuni segni sul terreno: tra la vegetazione notiamo scavi o materiale di risulta che va a degradare a valle, segni inequivocabili di un’attività mineraria presente sino alla metà del secolo scorso. Il sentiero alterna tratti scoscesi a tratti relativamente pianeggianti ma nell’insieme abbastanza praticabile. Arriviamo ad uno spiazzo tra la macchia che sembra interrompere il sentiero: sulla destra, all’inizio dello spiazzo, semi nascosto dalla vegetazione, troviamo l’accesso al nuovo sentiero sempre in discesa con un buon battuto percorribile e molto panoramico con ai lati da una parte i monti e dall’altra il mare. Arriviamo a valle e terminiamo la discesa attraversando ancora il letto del fiume (in secca) e prendiamo la sterrata parallela a destra fino a fare una sorta di U prima a sinistra e poi a destra per superare un piccolo affluente (sempre in secca) e percorrere una strada comunale sterrata, tra vigneti e argine, alla cui fine incrociamo una strada comunale asfaltata e tenere la destra. Attraversiamo ancora il letto del fiume (in secca) su stradina cementata per arrivare ad un incrocio con più sterrata: proseguire dritti; all’intersezione successiva tenere la destra e dopo qualche minuto alla nuova intersezione tenere la sinistra; passiamo sotto il viadotto, all’intersezione successiva (sempre su sterrate carrabili) tenere la sinistra e dirigersi verso l’altro argine in pietra del fiume; dopo poche decine di metri paralleli all’argine troviamo un’altra intersezione e dobbiamo tenere la destra. Fatti qualche centinaio di metri iniziamo a camminare su asfalto e alla nuova intersezione dobbiamo tenere la sinistra; pochi metri, nuova intersezione sempre su asfalto: tenere la sinistra. Qualche minuto e siamo nel centro abitato; alla nuova intersezione tenere la destra; percorriamo gli ultimi 400 mt su asfalto fino alla via Marte (sulla destra) che ci condurrà al parcheggio delle nostre auto. L’intero percorso ci è piaciuto anche per la quasi totale assenza di rifiuti e la pulizia generale, uno tra i più puliti tra quelli fatti: un bel segno di civiltà da parte di chi frequenta la montagna.

Descrizione dei luoghi

Il clima è riconducibile al tipo termomediterraneo superiore nelle colline della Trexenta e nel Salto di Quirra e mesomediterraneo inferiore nel Gerrei. Condizioni di maggiore umidità delle aree vicine al bacino idrico del lago Mulargia si contrappongono a situazioni di elevata termofilia e deficit idrico dei compendi litoranei nei comuni di Muravera, Villaputzu e S.Vito. A queste due condizioni climatiche distinte corrispondono due serie principali di vegetazione: una serie sarda termo-mesomediterranea del leccio e una serie sarda termo-mesomediterranea della sughera. All’attualità la copertura vegetale è stata fortemente condizionata da secoli di utilizzazione agro-silvo-pastorale e dal fenomeno degli incendi, gli obiettivi dell’Ente Foreste in questa zona sono dunque la conservazione delle serie del leccio e della sughera ed il contrasto del dissesto idrogeologico attuato anche mediante la realizzazione di rimboschimenti misti. La fauna presente nel complesso è costituita da cinghiali, lepri, conigli selvatici, donnole, martore e volpi. L’avifauna è rappresentata da specie stanziali come pernici sarde, corvidi, passeriformi e rapaci, oltre alle specie migratorie stagionali. Sono presenti all’interno di recinti nei perimetri forestali di Montarrubiu, una colonia di cervo sardo e una di muflone nel Monte Genis reintrodotti negli anni 80-90

Gallery

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